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Sorbetto alla fragola

INGREDIENTI per 4 persone
1/2 Kg di fragole
250 g di acqua
200-300 g di zucchero (varia a seconda della dolcezza delle fragole e del gusto personale: ottimo anche lo zucchero di canna)
1 limone
foglioline di menta per decorare
PROCEDIMENTO
Lavate le fragole ed asciugatele bene.
Mettete a bollire l’acqua con lo zucchero e, quando sarà disciolto spegnete il fuoco e lasciate che raffreddi a temperatura ambiente.
Nel frattempo frullate le fragole aggiungendo anche il succo del limone e lo sciroppo raffreddato (assaggiate per controllare se lo zucchero è sufficiente).
Come già vi ho descritto precedentemente (nel post “sorbetto al limone“) potete, a questo punto, optare per la gelatiera ed il freezer oppure potete versare il vostro sorbetto in un contenitore e metterlo in freezer per circa cinque ore: nelle prime due ore mescolate il composto di tanto in tanto; nelle ore successive, date una frullata ogni ora.
Prima di servirlo date comunque ancora una “botta” di frullatore per mantecare bene il sorbetto.
Servite il sorbetto in coppette e decorate con foglioline di menta.
Note: se non avete la gelatiera ed avete optato per il secondo sistema, vi consiglio di usare un contenitore di acciaio già freddo di freezer.
Sorbetto al limone
Non immaginavo che potesse essere così semplice prepararlo….. I miei familiari lo adorano….. In verità, adorano ogni tipo di gelato, ma quello al limone è particolarmente gradito anche se non è un vero e proprio gelato per la mancanza di latte e/o crema al suo interno.
So che alcuni utilizzano l’albume per ottenere un sorbetto più cremoso. Io non l’ho messo, ma vi offro entrambe le opportunità.
INGREDIENTI
6 o 7 limoni (preferibilmente non trattati)
300 g di zucchero semolato
1/2 litro di acqua
1 pezzetto di zenzero (se piace)
1 albume (facoltativo)
PREPARAZIONE
Vi consiglio di preparare lo sciroppo il giorno prima, per lasciare che raffreddi bene prima di mescolarlo agli altri ingredienti.
In una pentola dai bordi alti, miscelate l’acqua con lo zucchero.
Accendete il fuoco al minimo e lasciate sciogliere, mescolando ancora, fino a quando lo zucchero diventerà un po’ caramellato (massimo 15′). Lasciate raffreddare lo sciroppo nella pentola.
Grattate la buccia di 2 limoni (evitando la parte bianca sottostante la scorza dell’agrume) ed, eventualmente, un pochino di zenzero. Inserite nella pentola anche questi altri ingredienti.
Spremete tutti i limoni e filtrateli privandoli dei semi: dovrete ottenere 250 ml di succo (se vi piace più aspro, aggiungetene di più).
Miscelate il succo con lo sciroppo ormai freddo e lasciate riposare qualche minuto. Se avete deciso di aggiungere l’albume (ma credetemi se vi dico che non serve), montatelo a neve ben ferma e, infine, unitelo con delicatezza al composto preparato in precedenza, girando con movimento regolare, sempre nello stesso verso, dal basso verso l’alto, per evitare che l’albume si smonti.
Distribuite il sorbetto in due vaschette e ponetelo in congelatore.
Questo, procedimento è valido per chi non possiede una gelatiera. Il sorbetto risulterà pronto dopo 7/8 ore di congelamento, durante le quali dovrete aprire il congelatore e mischiare più volte, per evitare che il gelato formi un blocco unico.
Se possedete la gelatiera, tutto sarà più semplice: essa, mischiando continuamente il sorbetto, farà in modo che incorpori aria e che la preparazione non ghiacci. Se la gelatiera in questione, è quella con l’elemento interno, che va conservato nel congelatore e poi inserito nel macchinario, ricordate di metterlo a raffreddare almeno 24 ore prima di preparare il sorbetto.
Modi di dire partenopei: “Troppi galle a cantà nun schiara maje juorne”. (Troppi galli a cantare, non spunta mai il giorno).
Quando ci sono troppe persone ad esprimere un’opinione, un parere, non si arriva mai ad una conclusione
I cucciolini…. quando il cucciolone diventa un piccolo gelato/merenda

Un’altra idea brillante sottratta a B. Parodi. Sono dei bsicottini-gelato adatti per un dopo cena informale davanti alla TV oppure per accompagnare un caffè, ma anche per la merende dei bambini sia in inverno, perché non troppo ghiacciata, che in estate in quanto è una merenda piccolina ma golosa e, secondo me, “giustamente” sostanziosa.
INGREDIENTI
Biscotti oro saiwa
250 gr di panna fresca
1-2 cucchiai di zucchero a velo (facoltativi)
100 gr di gocce cioccolato fondente
PROCEDIMENTO
Montate per benino la panna con lo zucchero a velo e poi mischiatela con le gocce di cioccolato.

..... slurp!!
Versate un cucchiaio scarso di composto sul biscotto allo spessore di un dito e sovrapponete un’altro biscotto ad ottenere un sandwich. Mettete i vosti gelatini su di un vassoietto e poneteli in frigo per qualche ora affinchè solidifichino. Offriteli così e, se ve ne avanzano, metteteli in una bustina per congelare, in questo modo non occuperanno molto spazio.
Modi di dire partenopei: “Fà scénnere ‘0 core dint’ ‘e cazette” (Far scendere il cuore nelle calze), ossia lascir sbigottiti, interdetti, stupefatti tanto da non avere capacità di reazione a qualcosa di cui si sta parlando e che ci abbia fatto precipitare il cuore (organo che è l’emblema della forza e del coraggio) dalla sua sede naturale, all’interno delle calze vanificando la possibilità di reazione.
Semifreddo ai cachi

Anche se ultimamente le foto e le presentazioni dei piatti lasciano molto a desiderare, dovete ammettere che vi sto postando tantissime ricette veloci, utili e d’effetto. Non fa eccezione questo semifreddo, proposto dalla Parodi e da me sperimentato con successo.
INGREDIENTI
1/2 l di panna fresca
1 K di cachi
il succo di 1 limone
400 g di zucchero
PREPARAZIONE
Spellate i cachi e passateli in un colino per setacciarli. Montate la panna. Unite il limone e lo zucchero al composto di cachi mescolando bene. Aggiungete la panna montata mescolando con delicatezza per non smontarla (non importa se rimane qualche grumo). Versate il composto in una teglia da plum cake (possibilmente in silicone per rendere più semplice l’operazione di sformatura) e lasciare riposare nel freezer per almeno una notte.
Che dire, a me è piaciuto….. trovo che sia un dolce molto indicato quando non si vuole “appesantire” troppo una cena o un pranzo di per sé già molto ricchi.