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Timballo di Mafalde con polpettine

Le Mafalde sono una tipologia di pasta napoletana simile alle fettuccine che il popolo, ai tempi, volle dedicare alla principessa Mafalda di Savoia. Esse, pertanto, vennero chiamate mafalde, o più semplicemente “Reginette“. Il formato di pasta, di solito viene utilizzato per condire il mitico ragù. Oggi vi propongo questa ricetta “domenicale” che però potete realizzare anche in settimana grazie alla semplicità di realizzazione.
Ingredienti per 6 persone
500 g di pasta tipo “reginette”
per le polpette:
300 g di carne macinata
2 uova
50 di grana grattugiato
sale e pepe q.b.
prezzemolo q.b.
mollica di pane all’occorrenza
Per il condimento:
1 scalogno
basilico q.b.
700 g di passata di pomodoro
400 g di pelati
200 g di provola tritata
50 g di grana grattugiato
olio evo q.b.
Procedimento
Soffriggete lo scalogno tagliato a metà, con un filo di olio ed aggiungete il pomodoro. Salate e lasciate cuocere.
In una ciotola amalgamate la carne con un uovo intero ed un tuorlo, il formaggio, un pizzico di pepe, prezzemolo sminuzzato e, se vi piace, una grattugiata di noce moscata.
Se l’impasto dovesse essere troppo morbido, aggiungete mollica di pane sbriciolata. Aggiustate di sale ed impastate ancora, quindi iniziate a ricavare le polpettine.
Trasferite le polpettine nel sugo, aggiungete qualche fogliolina di basilico e lasciate cuocere il tutto per 1/4 d’ora.
Lessate le reginette in acqua salata e fatele cuocere circa 9′. Una volta cotte, scolatele e trasferitele in una zuppiera capiente per condirle con parte del sugo ed una spolverata di grana (ma non usatelo tutto).
Disponete un terzo delle reginette sul fondo di una pirofila piccola (22×30), aggiungete un po’ di sugo e di polpette, spolverate con il grana e la provola. Continuate così fino a terminare la pasta (in totale, dovremo ottenerne tre strati).
Con l’aiuto di un cucchiaio, compattate la pasta ed aggiungete le polpettine restanti, magari cercando di riempire eventuali vuoti. Completate con grana e provola.
Infornate a 180° per 20′.
Orecchiette alla “zuccozza”

INGREDIENTI
orecchiette (*)
6 cozze a testa
poca zucca
molto prezzemolo tritatato finemente
pepe oppure peperoncino q.b.
PROCEDIMENTO
Mettete a lessare le orecchiette.
Preparate la zucca tagliandola a dadini e cuocendola in olio, aglio e peperoncino (dovrà risulatre ben saporita).
Lasciate aprire le cozze in una casseruola e poi diluite la zucca con il sugo fuoriuscito dalle stesse.
Scolate le orecchiette al dente e saltatele nel sugo preparato, tenendo presente che il piatto dovrà risultare piccante, succoso e non secco.
Impiattate adagiando su ogni piatto 6 cozze e moltissimo prezzemolo tritato finemente.
(*) Preparazione delle orecchiette al torchio
Utilizzate 97,5 g di acqua tiepida ogni 250 g di farina di semola di grano duro (occorrono circa 39 g di liquido ogni 100 g di farina).
Montate la frusta a K, inserite il liquido nella ciotola ed avviate al minimo aumentando ad 1 per impastare 40 secondi. Spegnete, girate l’impasto ed avviate l’apparecchio impastando per un altro minuto aumentando gradualment la velocità a 5. L’impasto dovrà presentersi a scaglie/briciole (piuttosto asciutta e sabbiosa), ma se non fosse così aiutatevi aumentando l’acqua o la farina sino ad ottenere il composto desiderato.
Montate il torchio, spolverizzate con farina di semola ed inserite il composto di briciole poco alla volta avendo cura di far cadere nell’incavo l’impasto solamente quando si intravede l’elica. Mantenete la velocità su 1 durante questa operazione (altrimenti le orecchiette non si arricceranno) e tagliate la pasta quando sarà alla giusta lunghezza.
Devo dire che al gusto non sono come le originali pugliesi perchè si presentano un po’ lisce e sottili….. ma pur sempre orecchiette fatte in casa…. 😉
Lasciatele asciugare e conservatele in un sacchetto alimentare come fossero quelle comprate al supermercato. In alternativa, potete congelarle nel freezer.
Farfalle al pesto con gamberi e pomodorini

Ecco una pasta fredda che vi conquisterà per la sua bontà e semplicità di realizzazione.
Vi consiglio di tenerla in considerazione per le gite estive fuori porta 😉
INGREDIENTI
350 g di pasta (tipo farfalle)
un bicchierino di pesto
250 g di pomodori datterini
20 gamberi medi (sgusciati e tagliati in 2-3 pezzi)
olio e.v.o.
zenzero q.b.
ricotta salata q.b.
PROCEDIMENTO
Mettete a lessare la pasta in acqua salata.
Versate in una larga padella, senza stare troppo a preoccuparvi, una bella quantità di olio (diciamo un bel fondo).
Tagliate i pomodorini a metà (oppure in quarti) e versateli nell’olio caldo.
Lasciate che cuociano un po’, salate e, quando si saranno ammorbiditi, schiacciateli con i rebbi di una forchetta.
Quando i pomodori avranno ceduto un po’ di colore all’olio (scarsi 10′), aggiungete anche i gamberi con lo zenzero e fate insaporire.
Scolate la pasta la dente e fermatene la cottura passandola sotto l’acqua fredda.
Versate la pasta in una zuppiera e mescolatela col pesto ed un po’ di olio prelevato dal sughetto.
Con un cucchiaio prelevate dalla padella tutti i pomodori ed i gamberi lasciando nella padella l’olio in eccesso che potrà servirvi nel caso in cui la pasta risultasse poco scivolosa.
Mescolate accuratamente i pomodori ed i gamberi con la pasta valutando l’opportunità di aggiungere qualche cucchiaio dell’olio lasciato in padella.
Servite spolverando un po’ di ricotta salata sui piatti e decorando con un paio di gamberi interi.
Note: lo sapevate che la ricotta salata si può conservare congelandola in monoporzioni ?All’occorrenza può anche essere grattugiata senza che si debba scongelarla.
Multistrato di verdure con riso venere e salsina di cipolla agrodolce

Questa ricetta l’ho vista fare da un’ospite nella nota trasmissione della Parodi e mi ha colpita per il fatto che raramente mi sono imbattuta in ricette golose con le verdure….. inoltre la salsetta alla cipolla…. mmmmmmh…. vabbuò, iamm annanz!!
Con gli ingredienti che vado ad elencarvi riempirete una pirofila piccolina (da 4-6 persone), considerate però che ogni porzione andrà contornata con del riso ed una salsetta alle cipolle. Leggi il resto di questo articolo »