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Gamberoni pan-formaggiati al retrogusto di limone

INGREDIENTI per 4 spiedini
12 gamberoni
pangrattato e parmigiano q.b.
scorza di limone
sale e olio
PROCEDIMENTO
sgusciate i gamberoni ed infilzateli, tre alla volta, su di uno stecco per spiedini così come si vede nella foto sottostante.
Preparate una “panure” mescolando pangrattato, formaggio grattugiato e buccia di limone grattata.
Passate i vostri gamberi nel composto ottenuto, sistemateli sulla placca del forno, rivestita con apposita carta, ed irrorateli con un filino di olio.
Cuocete a 180° per 10′, avendo cura di rivoltarli a metà cottura.
Per un accompagnamento “esotico”, cuocete 200 g di riso basmati con 2 foglie di alloro e poi ripassatelo in padella con 1 bustina di zafferano, un filo di olio ed un po’ di curry. Lasciate raffreddare il riso all’interno di una ciotolina e servitelo rovesciandolo sul piatto di portata per ottenere una scenografica “cupolina” di riso.
Filetti di scorfano all’acqua pazza… in dieci minuti!


Scusate, ma ormai l’età mi ha presa…. ho dimenticato di fare la foto del piatto finito… D’altra parte credo che questa foto renda comunque l’idea…. oppure no? 😉
Tempo fa vi postai la velocissima ricetta del “filetto di spigola che si credeva una scaloppa“, oggi vi racconto come mi regolo quando voglio cucinare del pesce e non ho neppure il tempo di lasciare che sgeli.
Partendo dal presupposto che per preparare “un’acqua pazza” dovreste possedere acqua di mare, e che di solito i pesci surgelati conservano il grosso del proprio sapore nel ghiaccio che li riveste, decido, anche per non perdere tempo, di non sgelare i miei filetti di pesce.
In una grossa padella date un bel giro di olio ed adagiate i vostri filetti surgelati.
Inserite all’interno anche qualche pomodorino tagliato a metà, oppure pomodoro in scatola, per rendere il tutto un po’ rosato. Nel mio caso, ho aggiunto un pochino di sugo avanzato che avevo in frigorifero.
Aggiungete tutti gli aromi che avete a disposizione: scalogno, cipolla, sedano a pezzi grossi, carota…. (oppure misto per soffritto surgelato)…, basilico, prezzemolo (non occorre spezzettarlo), alloro, origano, pepe… ed una spruzzatina di vino bianco.
Se avete tempo, e voglia, aggiungete anche una patata tagliata a pezzettini piccolissimi (o anche a fettine) : ciò renderà il vostro sughetto cremosissimo. La patata può anche essere cotta in padella e poi aggiunta al sughetto 😉
Lasciate cuocere, rivoltandoli delicatamente 1-2 volte, fino a quando i pesci si saranno scongelati e risulteranno cotti (non cuoceteli troppo altrimenti diventeranno stopposi).
Serviteli cosparsi col sughetto ed un filo di olio a crudo e…… faciteme sapé!! (Fatemi sapere!!)
Modi di dire partenopei: ‘A gatta quanno sente ‘addore d”o pesce, maccarune nun ne vò cchiù.
La gatta quando avverte l’odore del pesce, maccheroni non ne vuole più: quando l’uomo ha la possibilità di metter le mani su quanto c’è di meglio, non si contenta più dell’eventuale succedaneo, ma ambisce al meglio, in senso sia teorico che pratico.
Ancora polpettine di tonno….. troppo buone!!

Come forse avrete capito, io adoro le polpettine di tonno….. Ma forse sarebbe più giusto dire che amo le polpette… ed il tonno!!
Le polpette di tonno possono essere impastate, alla stregua delle normali polpette di carne, unendo la tonno sgocciolato e spappolato: 1 uovo, pan grattato, sale, pepe, parmigiano, prezzemolo…. Passatele nel pangrattato, proprio come fate con le polpette di carne e, se volete una preparazione più light, potete cuocerle in forno a 250° per 20′, girandole a metà cottura sino ad ottenere una giusta doratura.
Per un antipasto carino, veloce (20′ ca.) e gustoso, vi propongo questa piccola variante alle polpette di tonno postate un po’ di tempo fa.
INGREDIENTI per ca. 16 polpettine
2 fette di pancarré grandi (oppure pane raffermo)
aglio
olio
150 g di tonno in scatola (3 scatolette piccole da 80 g)
150 g di ricotta
aglio liofilizzato (la punta di un cucchiaino)
1 bel pizzicone di prezzemolo tritato
3-4 cucchiai di pangrattato
2 uova
olio di semi di arachidi
PROCEDIMENTO


Modi di dire partenopei: Madonna mia fa’ stà bbuono a Nirone
Letteralmente: Madonna mia, mantieni in salute Nerone. E’ l’invocazione scherzosa rivolta dal popolo alla Madre di Dio affinché protegga la salute dell’uomo forte, di colui che all’occorrenza possa intervenire per aggiustare le faccende quotidiane. Nella locuzione c’è la chiara indicazione che il popolo preferisce l’uomo forte e deciso, piuttosto che l’imbelle democratico.
Gamberoni alla catalana

Indovinate un po’?… Anche questa ricetta l’ho copiata alla Parodi, è eccezionaleeeeeeeeee………………. P r o v a t e l a!!!
INGREDIENTI per 10 gamberoni
5 gamberoni a testa (oppure 10 per chi mangia di più)
1/2 cipolla piccola di Tropea per commensale
1 limone spremuto
10 pomodorini ciliegino
sale, pepe, olio e basilico q.b.
PROCEDIMENTO
Pulite i gamberoni e affettate le cipolle rosse più finemente possibile.
In una ciotola mettete a macerare le cipolle con il limone premuto ed aggiungete i pomodorini tagliati a metà.
Scottate i gamberoni nell’acqua bollente, scolateli ed aggiungeteli nella ciotola con gli altri ingredienti.
Condite con olio, sale, pepe e basilico tritato (io l’ho spezzettato con le mani).
Mescolate e lasciate che i sapori si amalgamino.
Servite aggiungendo un po’ del sughetto che si sarà formato ed ancora basilico.